Il CIFAV esprime preoccupazione per la problematica relativa alle Scuole di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera (SSFO)
E’ ancora lontana infatti una soluzione, che promuova la professione non solo nell’interesse degli specializzandi ma, anche, del futuro della professione all’interno del servizio sanitario nazionale. A rendere le cose ancora più problematiche ci ha pensato la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) che, in un documento da poco diffuso, sembra abbia espresso un orientamento favorevole alla riapertura di tutte le scuole NON procedendo, per almeno cinque anni accademici, alla determinazione dei fabbisogni lavorativi (in termini di posizioni di lavoro). Quindi, sembrerebbe esclusa la possibilità di richiedere contratti di formazione per i nostri specializzandi, in modo simile a quanto avviene per le professioni mediche. SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Territoriali) con SiNafo (Sindacato Nazionale Farmacisti Ospedalieri) e con rappresentanti dell’Università hanno pertanto convocato un tavolo tecnico per mettere a punto le strategie utili per superare l’attuale fase di stallo delle iscrizioni alle SSFO. E’ stato richiesto di avviare velocemente una ricognizione aggiornata sulle reali necessità di posti da mettere a concorso nelle scuole e di valutare con attenzione la possibilità di un ricorso alla corte europea nel caso venga definitivamente negato il diritto dei nostri specializzandi alla fruizione dei contratti così come previsto per i medici.