AVASTIN® è il nome comune commerciale per l’Italia di un medicinale che contiene il principio attivo (cioè la sostanza che esplica l'azione terapeutica) Bevacizumab, ed è disponibile in concentrato per soluzione per infusione per somministrazione endovenosa. Bevacizumab viene usato, da solo o in combinazione con altri farmaci, per il trattamento del carcinoma del colon e del retto che si sono diffusi ad altre parti del corpo, carcinoma del seno, che si è diffuso in altre parti del corpo, carcinoma polmonare del tipo "non a piccole cellule", che si è diffuso o ripresentato dopo una prima cura o che non può essere rimosso con la chirurgia, carcinoma renale che ha iniziato a diffondersi localmente o ad altre parti del corpo, tumore epiteliale delle ovaie, tumori delle tube di Falloppio e del peritoneo, che si sono diffusi o si sono ripresentati dopo una prima cura. Il farmaco è stato approvato nel febbraio 2015 per una malattia non tumorale all'occhio: la degenerazione maculare correlatà all'età. |
Importante: Se ti è stato prescritto il farmaco, e nel corso del trattamento, ritieni che il medicinale ti stia causando malessere o effetti “collaterali” indesiderabili, o pensi che non stia funzionando, parlane con il tuo medico o con il farmacista. Questo migliora le conoscenze, aiuta ad utilizzare sempre meglio i farmaci disponibili per curare le malattie, contribuendo ad una buona attività di Farmacovigilanza attiva.
Cosa è necessario sapere prima di iniziare il trattamento.
AVASTIN® può essere controindicato in alcune persone. È’ importante che il medico che prescrive il farmaco conosca la tua storia medica completa, ed in particolare è necessario che sappia:
Non utilizzare Avastin nei seguenti casi:
Avastin può avere interazioni con alcuni medicinali.
Le interazioni, ovvero "interferenze" che possono alterare l'azione terapeutica, possono causare reazioni avverse (ADRs) o comprometterne l'efficacia terapeutica. Informa il medico o il farmacista se stai assumento uno o più tra i seguenti medicinali:
Esistono anche altri farmaci che hanno dimostrato interazioni con bevacizumab, ma la valutazione dei rischi, rispetto al beneficio che consegue al trattamento terapeutico con bevacizumab verrà valutato dal tuo medico. Informa pertanto il medico o il farmacista sulla eventuale lista di farmaci che stai assumendo
Dieta o bevande particolari
Come agisce AVASTIN
AVASTIN è classificato come farmaco antitumorale, che appartiene alla categoria farmacologica degli "anticorpi monoclonali umanizzati". Bevacizumab si lega e blocca l'azione del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF), una proteina che circola nel sangue e induce lo sviluppo dei vasi sanguigni. Le cellule tumorali quindi non sono più in grado di sviluppare la propria irrorazione sanguigna e muoiono per mancanza di ossigeno e nutrimenti, con conseguente rallentamento della crescita dei tumori.
Quali sono, in sintesi, le indicazioni approvate in Italia per AVASTIN?
Come e quando va assunto AVASTIN
Il medicinale Bevacizumab viene somministato mediante infusione endovenosa, generalmente in 90 minuti. Se la prima infusione è ben tollerata, la seconda può essere somministrata in 60 minuti. Se l'infusione di 60 minuti è bene tollerata, tutte le infusioni successive possono essere somministrate in 30 minuti. La frequenza delle somministrazioni solitamente è : ogni 2 o 3 settimane. Per ogni persona l'oncologo valuterà e stabilirà il dosaggio. La terapia potrà proseguire finchè la malattia migliora o si mantiene stabile o fino a comparsa di effetti inacettabili. Durante la prima infusione potrebbero comparire alcuni sintomi, che vanno riferuiti al personale. Questi possono comprendere: difficoltà del respiro, dolore al torace, alla schiena e allo stomaco, brividi e sudorazione, arrossamento e calore del volto, gonfiore alle labbra, alla lingua e alla gola.
Quali sono gli effetti indesiderati o avversi (“effetti collaterali”) più comuni che può provocare AVASTIN?
Nelle persone con il tumore del colon e del retto che hanno avuto o hanno infiammazioni addominali, ad esempio ulcere, diverticoliti, potrebbe aumentare il rischio che si verifichi una perforazione della parete dell'intestino durante la terapia con Bevacizumab.
Se noti segni di effetti o disturbi che influiscono marcatamente sul tuo stato di salute, o se ritieni che il medicinale non sia efficace come ti aspetteresti, ti raccomandiamo di segnalarlo al tuo medico o al farmacista, o al medico ospedaliero che ti sta assistendo. Questi valuterà, anche insieme a te, il problema: si potrà proseguire la terapia, se comunque ritenete che il beneficio curativo/terapeutico superi il rischio (l’entità) dell’effetto avverso o “fastidioso”, oppure si potrà decidere di compilare ed inviare al Ministero della Salute un breve report, ovvero una scheda che viene indicata con il nome di “Segnalazione di Farmacovigilanza”: questo è utile sia alla ricerca medica che alla società, al fine di consolidare le conoscenze e riconoscere nuovi, o non ancora conosciuti, o poco frequenti ma pericolosi effetti avversi provocati dai medicinali. Il medico o il farmacista ti potranno spiegare in modo approfondito cosa è e perché è utile la Farmacovigilanza.
Utilizzo di sostanze “complementari”, prodotti omeopatici, naturali o altri medicinali “alternativi”:
Molte persone sono solite ricorrere all’automedicazione o al ricorso di sostanze che rientrano in qualche modo nella cosiddetta “Medicina alternativa”. Queste sostanze non sempre sono utili a curare la tua malattia, e molto spesso invece possono interagire o compromettere l’efficacia dei medicinali effettivamente efficaci prescritti dal tuo medico per curare la tua malattia. Anche il farmacista può darti preziosi consigli su un utilizzo appropriato di queste sostanze, o comunicarti quando sono controindicate.
Nel caso di AVASTIN informa il tuo medico o il farmacista per:
Durante la terapia con Bevacizumab l'assunzione di integratori contenenti vitamina E potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento. Una precauzione ulteriore è richiesta con altre sostanze naturali che aumentano il rischio di sanguinamento (ad esempio Ginkgo). Anche l'utilizzo di evntuali pratiche di manipolazione che applicano calore o pressione intensi sulla superficie corporea o l'agopuntura richiedono prudenza.
Per ogni dubbio o necessità. rivolgiti al tuo medico o a un farmacista.